TORNARE NEL DOLORE DI PROPRIA SCELTA

Il "capo stand" mi guardò con quell' aria che solo i veterani della vendita face to face hanno, e mi disse:

"Se vuoi fare questo lavoro devi stamparti un bel sorriso in faccia, fermare le persone che passano con la convinzione di un wrestler che entra sul ring e togliere di mezzo ogni ombra di giudizio dentro di te!"

O qualcosa del genere...

In quell' intenso e interminabile momentum provai un forte risentimento per il mio amico J. che mi trascinò in quell' assurda prova di lavoro per "giovani intraprendenti alla ricerca di un ambiente dinamico, motivante e orientato alla crescita" e sentì crollare una dietro l' altra tutte le mie infantili ed innocenti convinzioni sul mondo, le persone e il lavoro.

Avevo 19 anni! Un' età giusta per cimentarsi nel mondo del lavoro, eppure...

io non volevo! 

Mi sentivo morire al solo pensiero di perdere la mia tanto amata libertà di fare quello che volevo e quando lo volevo...Di non poter esprimere la mia essenza in modo eccentrico ed artistico, passionale e autentico. 

Vendere?

L'ultima cosa che avrei voluto fare nella mia vita!

Usciì dalla stanza dello spirito e del tempo non appena il tizio adulto mi piazzò in mano dei fogli colorati con scritte che oggi so definire come di Direct Marketing e aggiunse: "Leggi qualcosa e poi và a provare!"

E si dileguò con lo sguardo assorto quanto assente per inseguire la prossima 'vittima' della sua spietata vendita d'assalto!

 

Ovviamente rimasi lì ferma e inebetita per qualche secondo; dopodiché recitai la parte di quella che leggeva e poi tentava di fermare le persone...ma i cavalli Paura e Umiliazione scalpitavano più che mai e le lacrime facevano a gara per affacciarsi il prima possibile sui miei occhi senza che io potessi fare nulla per fermarle...

Se avessi pianto proprio lì davanti a tutti sarebbe stata la fine per me!

Così usai la classica scusa del bagno per allontanarmi il prima possibile da quella situazione e riprendere un po' di fresco fiato mentre l’unico desiderio che sentivo più ardente che mai era quello di tornare a casa il prima possibile per terminare Cronache del Mondo Emerso di Licia Troisi (l'opera fantasy che ho amato di più leggere ai tempi).


Guardavo il mio viso fissando i miei occhi allo specchio del bagno tentando di decifrare ciò che stava accadendo dentro di me, ma a il calore e perpetuo tremore che mi addomesticava e teneva in tensione ogni muscolo del mio corpo, non mi aiutò a scorgere oltre la paura chi fossi in quel momento...ma non avendo altra scelta mi dissi, decisamente poco convinta: "Tu ce la fai Sabrina!"

 

Tornando allo stand, abbozzai sorrisi di circostanza (sempre tremando) e mi detti forza grazie al patto che accordai con me stessa che prevedeva di non continuare quel lavoro il giorno dopo!

È solo un giorno Sabri! È solo questo momento Sabri! Non esiste più di questo Istante mi ripetevo in continuazione, quasi d'istinto, per placare quel tremore e timore...

La ferita del rifiuto e l’umiliazione di venire vista per quella che ero davvero ferivano più delle spade infuocate dei miei tanto amati libri fantasy...

L' orgoglio era così potente in me! Voleva mostrarmi forte, capace e perfetta! Perchè quella era la maschera che avevo tanto faticato a costruirmi per proteggermi dal mondo; e quel giorno, quel luogo, la stava minacciando.

Dovevo proteggermi a tutti i costi!

Eppure la debole fiamma d'amore per me stessa che alimentavo ogni giorno a fatica, ebbe la meglio...

e nonostante la schiera difensiva - che reattivamente ordinava di scappare a gambe elevate - riuscì a portare a termine quella giornata faticosissima dove dovetti sentirmi l' ultima tra gli ultimi.

Forse penserai che stia esagerando, ma credimi...

Io non mi sentivo diversa da un mendicante quel giorno. Perché dentro di me vissi così quella situazione.

Vedere riflesso negli altri tutti i miei lati più fragili e inviolabili fu eccessivo e durante il ritorno a casa, scoppiai a piangere come una bambina di 3 anni e mi dissi che non avrei mai più provato il lavoro della vendita fermando le persone per tutto l’oro del mondo.


Fortunatamente ebbi torto!

Perché qualche tempo dopo mi resi conto della lenta e triste morte dello spirito che mi avrebbe atteso se non avessi accettato la mia croce.

Non potevo più nascondermi da me stessa dietro ai libri o alla tv…

Qualche anno dopo accettai di tornare NEL dolore, PER il dolore e CON il dolore di mia spontanea volontà.

E finalmente iniziai a Vivere!


E negli anni, a furia di continuare la mia ricerca della bellezza dentro di me e di riflesso, nel mondo, ricevetti il mio compenso. Che non è paragonabile con nulla che questa mondo può offrire.

Ed è così che lo stesso lavoro che 10 anni prima odiavo (vendere) divenne l'esperienza di crescita più significativa che potessi mai vivere, e il quartiere dove abitavo, che prima appariva come una prigione, divenne il paradiso. 

Il posto è sempre lo stesso, le persone anche e persino i loro comportamenti ma è tutto così nuovo, bello e diverso perchè sono cambiata io.

Gli altri non erano sbagliati, nulla lo era...

Era ed è sempre stato tutto perfetto. Solo che non lo Vedevo...


Oggi riesco a mostrami in video, scrivere un blog raccontando queste vicende e vendere ogni mese percorsi e consulenze della mia attività per aiutare gli altri professionisti ad avanzare nel loro percorso, grazie a quelle piccole decisioni quotidiane di STARE!

Stare con la mia umiliazione, assieme alla mia vergogna e alla mia inettitudine. Ogni volta che se ne presentava l'occasione e ogni volta che me ne Ricordavo.

I soldi che oggi so guadagnare dal mio lavoro li devo a quegli stand, che poi divennero porte, gabinetti, tavoli, banconi, urla del capo, sguardi scontenti dei clienti, prese in giro dei colleghi... E a tutte le delusioni e tradimenti che mi fecero da maestri.

 

Tu non sai perché oggi stai vivendo la difficoltà che stai affrontando, ma desidero incitarti a perseverare proprio nel momento peggiore.

Voglio invitare te che leggi a ricordarti di SENTIRE nel momento del dolore, così come nel momento del piacere, che Dio non sbaglia mai!


Sì che fa male. Certo!

…ma ti chiedo di VEDERE che Dio con te non sta sbagliando.



Qui sotto puoi leggere un paragrafo tratto da ‘Meditazioni Quotidiane’ DI Thomas Printz:

(pag.16)… L’amata Maestra Lady Miriam, precedente Chohan (Direttrice) del Primo Raggio, dice: “La semplice conoscenza e realizzazione che la Presenza di Dio sta dentro di voi aspettando l’invito per intensificare il Suo Potere e la Sua Presenza, darà inizio alla liberazione dei Suoi regali, dei Suoi Poteri e della Sua Presenza Miracolosa nei vostri mondi ed affari. Questa Presenza Eterna rimane attiva dentro i vostri cuori. Non vi occorre un mediatore per invocarla. Dal suo benedetto Essere fluisce il benessere, la pace, l’intendimento, l’intelligenza direttiva, che rivela le soluzioni ai vostri problemi quotidiani


Sabrina Menga


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