TUTTI PAZZI (O BABBAZZI) PER LABUBU!




Qual è il vero motivo che ha spinto centinaia/migliaia di persone ad impazzire per dei pupazzi brutti, al punto da fare ore di fila per ottenerne uno? 

Sto parlando del personaggio Labubu creato dall'Artista Kasing Lung e che fa parte della nota serie di personaggi da collezione "The Monsters" lanciata dall'azienda produttrice e distributrice Pop Mart. 

L’azienda cinese Pop Mart ha introdotto "The Monsters" nel proprio catalogo nel 2019, e la serie include altri personaggi come Zimomo, Tycoco, Spooky e Pato. Ma sebbene questi abbiano una loro base di fan, nessuno ha generato tanto chiasso e raggiunto il livello di popolarità e vendite di Labubu. (fonte: Business Insider, 2024). 

Nel 2024, infatti, la Pop Mart ha registrato un fatturato totale di 13,04 miliardi di yuan (circa 1,8 miliardi di dollari), con un incremento del 107% rispetto all'anno precedente.


La linea "The Monsters", che include Labubu, ha contribuito con 3,04 miliardi di yuan, pari al 23% delle entrate totali dell'azienda (Time, 2024)]. Un incremento che sicuramente non passa inosservato! 


Ad ogni modo, crescita o meno, in questo articolo vi condivido le mie riflessioni riguardo la mania 'Labubu'.

In particolare, quella scoppiata a Milano ultimamente e che, a mio avviso, ovviamente ha vita breve (Il perché lo scoprirai più avanti). 

Si tratta di un'analisi personale, che si basa sulle mie conoscenze sul funzionamento della psiche umana in risposta ad un certo stimolo ambientale promosso da azioni di marketing più o meno volontarie. 

Per tanto, l'intento di questo articolo è stimolare la riflessione più che insegnare qualcosa. Ma se non frattempo giungi a comporre qualche pezzo in più del puzzle buon per te! 

Detto ciò... 

Iniziamo! 

- 

Quando avevo circa 7 anni ricordo bene la rassicurante sensazione di possedere uno dei giocattoli più desiderati dai bambini in quel periodo. Sensazione che si rinnovava ogni volta che ricapitava la stessa scena:  

Una volta con le figurine, un'altra con il Gameboy, poi con il Fiammiferino, e poi c'è stato il Cristalball (Ve lo ricordate? Che poi so era scoperto essere in parte tossico!) e non scordiamo di citare l'indimenticabile Hello Kitty (ormai sostituito dal mostriciattolo!) 

Insomma: gli imperdibili giocattoli senza i quali quella 'sensazione rassicurante di possederne uno' non poteva esistere, rappresentavano, a quell'età (e sottolineo: a quell' età) l'unica ragione della propria felicità! 

O lo possedevi o eri fuori dai giochi! 

-

Ed è qui che, elucubrando su questo fenomeno, ad un certo punto ho visto il particolarissimo e viscerale movimento psichico che lo alimenta: 

IL BISOGNO DI APPARTENENZA! 

Cosa fa un bambino quando ottiene un gioco che voleva tanto perché 'anche gli altri bambini ce l'hanno'?  

Esatto! 

Ci gioca 2/3 volte e poi lo molla lì! 

Perché in realtà, più che il giocattolo, voleva un'altra cosa: 

Sentirsi come colui/coloro che ce l'hanno!

Desidero quel gioco che è diventato di tendenza, perché così anche io mi sentirò appartenente ad un gruppo.

Finché il leader della classe ha e approva quel giocattolo, e gli altri lo seguono, devo averlo anche io, altrimenti mi sentirò solo, diverso, rifiutato e quindi inferiore.  

Chiaramente si tratta di una percezione falsa di sé, promossa certamente dagli istinti più primordiali (bisogno di sopravvivenza e di appartenenza) e dalle forme pensiero predominanti in un dato luogo e periodo, ma anche e sopratutto dalla mancanza di amor proprio! 

L' Amor Proprio si sviluppa e si alimenta grazie all' Accettazione di Sé. Della propria particolare individualità! Cosa che dovrebbe accadere a partire dai 5-7 anni.

Figli di genitori che, invece, gli hanno insegnato ad omologarsi al sistema e a rispondere a ciò che esso propone senza porsi troppe domande, si ritrovano da adulti a non sapere nè chi sono nè cosa vogliono.

Non ho mai costruito un vero io. Non ho mai contattato me stesso e scoperto chi sono!

Quindi, da adulto mi ritrovo a fare cose che in realtà non mi va di fare (il più delle volte senza saperlo e nel più totale stato di addormentamento) nutrendomi di briciole di finto amore che vanno e vengono attraverso l'accumolo di oggetti, persone ed esperienze di ogni sorta e nel mentre mi domando perchè non sono felice.

E tutto perché non ho mai conosciuto il Vero Amore. Quello che deriva dal Contatto con Se stessi!

Passo una vita intera da morto! A farmi continuamente mangiare dalle forze egoiche. Non mi sembra una bella prospettiva! 

Il problema è che Ci Si crede il proprio corpo psicofisico! 

-

Vabbè ...noi sappiamo che ogni persona ha il suo livello di coscienza e maturità Animica e che in realtà tutto è perfetto così e ha ragione di esistere. Ok, tutto quello che volete. Ma questo non significa che sia corretto fare finta di nulla o peggio ancora alimentare queste forze egoiche! 

Io lo sapete che sto dalla parte del Risveglio, perciò non posso permettere che un fenomeno psichico di tale portata - che ha coinvolto migliaia di persone e che sui piani più sottili ha rafforzato il messaggio e la malsana abitudine che fare la fila per un prodotto del genere sia importante e necessario - passi inosservato! 

-

Possibile domanda che sorge a questo punto:

Di prodotti ce ne sono tanti, perché le persone sono state letteralmente trascinate e ammaliante proprio da questi pupazzi? Che tipo di campagna marketing ne ha permesso il successo commerciale?


Nessuna campagna programmata o prevista in realtà. É stato un fenomeno a catena. Nel senso che un fattore ne ha fatto crescere un altro.

Sarò diretta!

Ecco i 5 fattori chiave che ho personalmente individuato e che reputo essere la causa del successo di Labubu:


1- Sono stati oggetto di sfoggio naturale (quindi non dietro a commissione) da parte di alcune star (Lisa delle Blackpink per prima) e automaticamente aumentano di valore perchè, se una star, icona ammirata e ben accolta tra il pubblico giovanile, ne possiede uno, se ho 15 anni sarà l'ultima cosa che voglio perdermi!


2- Sono personalizzabili. Nel senso che, a differenza degli altri pupazzi, ognuno può creare/scegliere il suo Labubu come vuole e anche adornarlo in base al proprio mood giornaliero e portarselo in giro. Il che permette di soddisfare il profondo bisogno di essere visti e riconosciuti. 


3 - Costano poco! Si, sono stati trovati anche "esemplari" dal costo di 700€ in su, ma è stato un fenomeno isolato quanto una mascherine a 20€ durante il periodo cov*ddi. In realtà oggi online si trovano anche a pochi euro.


4 - Li vende un solo negozio in tutta Italia (per ora). Quindi questo ha generato fila (e FOMO: "paura di essere tagliati fuori'' - piuttosto utilizzata nelle sales di vendita e non solo...) che a sua volta ha condizionato l'opinione pubblica circa il valore del prodotto. Follia per noi, lo so...ma che ci volete fare. É così che va il mondo!

5 - Se mi scatto qualche foto con quel pupazzo e le piazzo su Instagram, finalmente qualcuno mi cagherà e anche io potrò sentirmi Chiara Ferragni o Cristiano Ronaldo per un giorno! 

-

Capite? 

Possedere uno di quei pupazzi non è solo un fatto, ma un vero e proprio status symbol!

Un' esperienza emotiva che permette di sentirsi meglio con se stessi e più amati e vicini agli altri. Almeno per qualche minuto/ora o giorno. 

Sembra quasi un urlo disperato mascherato da portachiavi. "Vi prego guardatemi. Anche io sono come voi! Amatemiiiii" 

In realtà c'è poco da ridere! Un vuoto d'amore che nasce a causa di una società malata e ferita, che con le proprie proposte commerciali alimenta lo stato di addormentamento delle masse e i bisogni viscerali, anziché il risveglio e il benessere reale (che nasce dall' amarsi in primis!) che porterebbero alla risoluzione di tutti i mali (guerre comprese).


Come biasimarci però!?  

Non potremmo fare di meglio. Non ne siamo ancora capaci... 

Quando un certo bisogno viscerale così profondo ma latente entra in collisione con un'operazione di marketing fatte bene (voluta o non voluta che sia) si genera il fenomeno di cui stiamo parlando in questo articolo. 

Fosse solo un fenomeno la cui area è limitata dall'età, potrebbe quasi rientrare nella normalità...ma il problema (perchè a mio avviso lo è) è che ha generato condideravole interesse anche tra gli adulti!

Questo bisogno profondo di riconoscimento e quindi di amore, è lo stesso che ha portato i bambini così come gli adolescenti e molti adulti, ad infatuarsi ed entusiasmarsi di un oggetto, per me tanto brutto quanto inutile, come il Labubu. 

- 

Sabry, ok...abbiamo capito che a te non piace! Ma sopra ci hai detto che per te questo fenomeno non durerà a lungo. Puoi spiegarti? 

- 

Giusto! Quasi dimenticavo! 

Sì, penso che questo fenomeno è una moda passeggera - seppur altamente remunerativa per la Pop Mart - così come lo sono state tante altre.  

E lo si capisce dal fatto che c'è stata un'esplosione di acquisti logicamente ingiustificata.

 

Ora, va bene tutto, ma cosa me ne faccio di un pupazzo tutti i giorni? 

Dopo che ho pubblicato la foto su Instagram, 

Dopo che l'hanno visto tutti i miei amici, 

Dopo che ho consumato tutta la mia creatività nell' utilizzarlo in vari modi e contesti, 

E dopo che l'entusiasmo della Novità avrà fatto il suo corso... obiettivamente, nella vita di tutti i giorni, a cosa mi serve? 


Risposta facile:  

A NULLA!  

Semplicemente a nulla. 

Finirà nel dimenticatoio esattamente come tutto il resto degli inutili oggetti che teniamo fermi a fare la muffa per anni pur di non separarci di un qualcosa che ci fa sentire minimamente di più rispetto a qualcun'altro. 


E i negozi aperti per vendere solo questo pupazzo?

Aaah la Pop Mart non è mica scema: morto un Labubu, se ne fa un altro.

Tu avrai un oggetto inutile in più per casa, loro qualche milione utile in più in banca!


É giusto? Non è giusto? Sono solo opinioni personali che lasciano il tempo che trovano.


Comunque...Hello Kitty, che fine ha fatto?




Consiglio: non puntate alla fama improvvisa e al successo da acclamazione. Perché è un astuto mostriciattolo travestito da felicità! 

La maggior parte dei brand dal successo improvviso hanno la tendenza a durare poco o a finire male. E a volte quel successo si traduce in ingenti perdite compensatorie!

Basta osservare!



Per motivi di copyright non ho potuto caricare un immagine originale dei Labubu, ma potete scrivere semplicemente la parola su internet e ve ne escono fuori di tutti i tipi e colori (mi raccomando, accorrete ad acquistarli!)


Sabrina Menga




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